Soluzioni anti russamento
1/ Per prima cosa determina perché russi
Fai riferimento alla mia pagina ” Cause “, ce ne sono molte e siamo tutte diverse.
Per trovare le soluzioni giuste PER TE, sarà quindi necessario fare la giusta diagnosi.
Una consultazione con uno specialista del sonno ORL ti aiuterà.
2/ Quindi procedere ai propri test, con soluzioni o prodotti realmente efficaci (con buone recensioni dei clienti)
Soluzioni che funzionano:
Con l’acquisto di prodotti:
- Spray nasale per liberare le mucose
- Divaricatore nasale che permette di respirare meglio attraverso il naso
- Tenere la bocca chiusa per respirare attraverso il naso: sottogola o boccaglio
- Ortesi boccale con avanzamento mandibolare che libera il passaggio dell’aria a livello della faringe
- Costringersi a dormire a pancia in giù usando un dispositivo nella schiena
- Offri al tuo partner soluzioni antirumore
Senza prodotti:
- Esercizi muscolari maxillo-facciali
- Praticare sport, avere uno stile di vita sano, senza cibo e alcol
- Consultare un otorinolaringoiatra, con possibile intervento
3/ Analizzare i risultati
Questa parte è molto importante e richiederà tempo. Sarà inoltre necessario confrontarsi con situazioni comparabili (non trarre conclusioni affrettate se un risultato non è risolutivo dopo un pasto pantagruelico e ben abbeverato!).
Il test deve inoltre essere svolto per un periodo minimo di una settimana al fine di estrarne una media.
La cosa migliore è anche alternare le soluzioni, oppure fare serate senza niente poi con… Procedendo in questo modo per lo stesso periodo, fisicamente identico, avrete un ottimo confronto.
Meglio del “feedback” del tuo partner, usa un’app che registra e analizza il tuo russare per tutta la notte.
Ad esempio, Snoreclock:
4/ Persevera!
Tra il fallimento e una soluzione duratura, la differenza spesso sta nella tua capacità di perseverare.
Esempio: indossare un’ortesi tutta la notte non è piacevole (ma poi per niente!) la prima notte.
Poi con il corso dell’acqua ti abitui, perché a un certo punto non lo senti più.
I portatori di lenti a contatto lo hanno sperimentato.